1 WEEKEND IN VAL RENDENA E VAL DAONE
Cosa fare e vedere in queste due splendide valli del Trentino
di Salvatore Marra
Indice
Ti è mai capitato di voler organizzare un weekend in Trentino, ma di non sapere che itinerario scegliere?
E’ una regione così ricca di cose da fare e piena di bellezze da visitare che si ha ogni volta l’imbarazzo della scelta.
Un esempio? Le valli Rendena e Daone. Vicine tra loro, a circa un’oretta dal Lago di Garda. Dove poter trascorrere qualche giorno all’insegna di natura, sport, cibo e relax.
Proprio quello di cui necessitavo io qualche settimana fa. Avevo bisogno di staccare la spina e allo stesso tempo di vivere attivamente un territorio che da troppo tempo volevo visitare, ma che rimandavo sempre.
Ecco il resoconto del mio mini tour di 3 giorni, facilmente replicabile in diversi periodi dell’anno
Giorno 1 : la Val Rendena
La prima tappa del mio weekend in Trentino è stata la Val Rendena.
Situata alle porte del Parco Naturale Adamello Brenta, con i ghiacciai che dominano su tutta la vallata, mi ha conquistato fin dal primo istante.
A partire dai colori lussureggianti e dai profumi freschi di fine estate, che percepisci ovunque ti giri.

Dove alloggiare in Val Rendena : b&b Al Tabià
Prima di raccontarti meglio il territorio, voglio parlarti di dove ho alloggiato.
Un b&b che definire un’oasi di pace è davvero riduttivo.
Si chiama Al Tabià, ed è una piccola baita situata in località Spiazzo, ma distante dal piccolo centro abitato qualche chilometro.
Più su, nel bosco e immersa nel verde.
Un luogo dove l’accoglienza dei suoi proprietari, Loredana e Iginio, si sposa perfettamente con la pace e la serenità regalata dal paesaggio…e dai sussurri della natura!
Non avrei potuto chiedere di meglio : una cartolina con scritto “Benvenuti in Trentino”!

E qui il Trentino si percepisce proprio tutto. A partire dalla struttura, tutta in legno, realizzata dallo stesso Iginio.
Per poi passare ai prodotti gastronomici offerti a colazione, tutti di qualità e a km0 : marmellatine fatte in casa di Loredana, pane appena sfornato, burro autentico di malga, e poi l’immancabile speck trentino, oltre ad un tripudio di latte, formaggi e yogurth autoctoni.

Dove mangiare in Val Rendena : La Filanda De Boron
Se vuoi goderti una splendida cenetta in un locale molto carino e ricco di storia, fidati di me e raggiungi la Filanda de Boron.
Si trova nella vicina Tione, una ventina di minuti di auto dal b&b.

Non si tratta di un ristorante tipico : è un museo, un’azienda agricola, un’esperienza gustativa.
Una filanda di fine 700 che rimase attiva per più di un secolo, fin quando la domanda di seta sul mercato non conobbe un forte arresto, verso le fine dell’800.
Solo agli inizi del 900 essa passò nelle mani della famiglia Boron, che subito la convertì in un fienile.
Agli inizi degli anni 2000, la quinta generazione della famiglia decise di dare una svolta, creando un’azienda di vini bianchi d’alta quota di qualità. E di aprire un ristorante, dove è possibile ritrovare tutto lo splendido territorio racchiuso in piatti tradizionali e gourmet.
Io in particolare ho cenato in compagnia di Loredana e Iginio in una sorta di privè, che altri non è che l’antica cucina della casa di famiglia del secolo scorso. Una location davvero super caratteristica.
Ah, e con vini favolosi, non te lo sto neanche a dire!
Giorno 2 : Val Rendena, ebike nel Parco Adamello Brenta e Caderzone Terme
Il secondo giorno, complice un clima meraviglioso, con tanto Sole, poche nuvole e niente vento, l’ho dedicato ad esplorare meglio la Val Rendena.
Da queste parti esistono una quantità imbarazzante di sentieri in natura, tutti ben tenuti. Ci sono molte piste ciclabili lungo la vallata molto accessibili, nonchè tanti altri percorsi da fare a piedi o in MTB, di ogni grado di difficoltà.
Con un unico comune denominatore : il paesaggio splendido, da ammirare respirando aria purissima a pieni polmoni, divertendosi.

Vivere la Val Rendena in ebike
Io ho vissuto il territorio con un intenso trekking in ebike, in compagnia della guida esperta Alessio dell’azienda Bt Service Pinzolo.
Ho scelto con lui un percorso di circa 5 ore a tratti piuttosto impegnativo, con pendenze anche del 20%! Partendo dal b&b Al Tabià e raggiungendo una quota di oltre 2500 metri, per poi ridiscendere fino a Pinzolo.
Con una vista mozzafiato sui ghiacciai, che non credo dimenticherò facilmente.

Caderzone terme e il Borgo Salute
Dopo il trekking ho raggiunto il piccolo e delizioso borgo di Caderzone Terme.
Qui esiste un luogo, il centro termale Borgo Salute, ideale per ritagliarsi qualche ora di puro relax.
Detto fatto : dopo un bel giretto in bici intenso non c’è niente di meglio, credimi!

Nel tardo pomeriggio ho dovuto salutare ahimè la Val Rendena. Col senno di poi forse avrei fatto bene a soggiornare una notte in più, per quanto è bella.
Poco male, ti dirò. Perché ho raggiunto un’ altra valle, distante appena una mezz’ora, che mi ha ugualmente conquistato e che non conoscevo minimamente : la Val Daone.
Giorno 3 : la Val Daone
La Val Daone è forse meno turistica, ma ugualmente interessante, con scorci bellissimi e sapori genuini disarmanti.
E’ percorsa dal fiume Chiese, è confina a monte con un’altra valle strepitosa, la Val di Fumo.
E’ una valle più selvaggia, molto gettonata tra gli amanti dell’arrampicata e dei trekking ad alta quota.
In particolare è molto praticato il bouldering, un tipo di arrampicata su enormi massi, eseguendo pochi e piccoli movimenti concatenati ed estremamente difficoltosi, fino ad un massimo di 7-8 metri di scalata. Il tutto senza imbragature, ma solo con un materassino per attutire le cadute.

Lago di Malga Bissina
Caratteristiche della Val Daone sono le cascate (che nella stagione invernale diventano location molto frequentate per l’arrampicata sui ghiacci) e soprattutto i suoi laghi.
Come il bacino artificiale e storico di Malga Bissina, situato a 1789 metri s.l.m., che presenta una delle dighe più grandi d’Italia.
Qui termina la strada SP27 che attraversa tutta la valle, e confluisce in un sentiero nei pressi del lago.
Ed è proprio da qui che è iniziata la mia piccola esplorazione; un percorso pianeggiante in altura, molto facile e accessibile, lungo qualche chilometro, con una vista spettacolare sul lago e sulle cime del Parco Naturale Adamello Brenta.
Con dei punti panoramici davvero incantevoli.
Malga Nudole, un luogo magico e inclusivo
Come è incantevole lo scenario che ho trovato nei pressi di Malga Nudole (in trentino la malga è un qualcosa di molto simile ad una fattoria). Situato più a valle del Lago di Malga Bissina, è un luogo magico, dove cavalli scorrazzano liberi nei prati e ti fanno compagnia, circondati dai colori e i rumori della natura. E ad impreziosire il tutto c’è un altro bellissimo sentiero accessibile. Una passeggiata tra alberi e pannelli tattili in braille, illustrativi e inclusivi.
Quanto adoro questi luoghi così inclusivi!
Un’immersione nel cuore del Trentino più autentico.

Dove alloggiare in Val Daone : B&B Villa Ca’ Praja
Una valle che mi ha accolto come meglio non si poteva, grazie all’ospitalità di Edda e Ascanio, proprietari del b&b Villa Ca’ Praja , facente parte dell’associazione b&b di Qualità del Trentino.

E’ merito loro se ho avuto modo di scoprire non solo degli incantevoli scenari, ma soprattutto di assaporare dall’interno questo territorio, come un vero abitante del posto.
Un b&b fatto a loro immagina e somiglianza, creato e gestito da loro fin dall’inizio. La grande esperienza di Ascanio sulla lavorazione del legno, unita alla sua passione verso il design sostenibile e responsabile, hanno trasformato quello che una volta era un antico fienile in una struttura ricettiva di qualità, dove ci sente tanto coccolati.

Edda è una perfetta padrona di casa, gentile e precisa. E’ pronta a non farti mancare mai nulla. A partire dalla speciale colazione che prepara per i suoi ospiti ogni mattina, ricca di prodotti preparati da lei, o da alcuni produttori della zona.
Come il delizioso miele al rododendro di Rolando e Rosalia, apicoltori appassionati, che abitano a pochi metri di distanza dal b&b, e che ho conosciuto personalmente. Ahimè è stata soltanto una breve visita, ma molto piacevole e interessante.

Dove mangiare in Val Daone
Sempre grazie a Edda ed Ascanio, ho avuto modo di assaggiare la cucina tipica di questa valle.
Il primo locale dove mi hanno portato è il Ristorante da Bianca.
Grande e accogliente, con un ampio giardino esterno e due sale interne, è un punto di ritrovo di tutti gli abitanti della zona.
Bianca, la storica proprietaria, e gli altri che gestiscono il locale contribuiscono a creare un’ atmosfera molto famigliare e piacevole. Tanto quanto il cibo che ho mangiato.

Il secondo locale che mi sento fortemente di consigliare è Baita Boniprati.
Molto diverso dall’altro ristorante, a partire dalla location: un altopiano che sovrasta la vallata, molto molto bello.

Qui ho mangiato un gulash, dei crauti e una polenta alla farina gialla di Storo, un’eccellenza di questo territorio, da provare assolutamente.
E in entrambe le location, non dimenticarti di ordinare a fine pasto un cicchetto di Zirmol, la grappa trentina tipica di queste zone.


Il mio breve weekend in trentino si è concluso proprio qui, in questa baita, a pranzo.
Vi confesso che è stata durissima rientrare in città, dopo una full immersion del genere.
Non vedo l’ora di tornare in Trentino, ho troppa voglia di approfondirlo come piace a me, più lentamente e con più tempo a disposizione.
Come merita.
