TRE GIORNI A OHRID
la perla della Macedonia Del Nord
di Salvatore Marra
Indice
A GIugno 2019, in occasione del ponte per la festa di San Giovanni a Torino (patrono della città), ho trovato un fantastico volo low cost per la località di Ohrid (Ocrida in italiano), una piccola cittadina situata sul lago omonimo in Macedonia del Nord, nella zona meridionale del Paese al confine con l’Albania e la Grecia.
Scommetto che molti di voi non l’hanno mai sentita nominare e altrettanti in questo preciso istante la staranno cercando su google maps 😀
Ebbene, confesso che è proprio quello che ho fatto io non appena ho beccato questa offerta della compagnia aerea Wizzair, 50 euro a/r tramite il sito di skyscanner, applicazione meravigliosa che permette di scovare i vari voli e tutte le offerte in base ai giorni e alle destinazioni.
Chi mi conosce sa bene che le mete poco gettonate e meno note sono pane per i miei denti, e non mi sono fatto sfuggire l’occasione di partire alla scoperta di un territorio a me totalmente sconosciuto.
Entusiasta fin da subito, lo sono stato ancora di più una volta arrivato. Una località che mi ha sorpreso, e nella quale mi sono rilassato, ho visitato luoghi interessanti e mi sono anche molto divertito.

La Partenza
In verità il primo impatto non è stato dei migliori. Innanzitutto a causa delle due ore abbondanti di ritardo del volo, fortunatamente senza troppe conseguenze (sono atterrato alle 21 anzichè alle 19).

Una volta fuori dall’aeroporto di Ohrid, uno degli scali più piccoli che io abbia mai visto, ho avuto la sfortuna di beccare un tassista non molto onesto, il quale, oltre a parlare pochissimo inglese e a dare l’impressione di essere anche leggermente brillo, mi ha abbandonato nel ben mezzo della piazza principale , a ridosso della città vecchia, un groviglio di strade e viuzze nel quale è inevitabile perdersi senza opportune indicazioni.
E difatti è stato cosi anche per me, privo di internet (la Macedonia del Nord è una nazione che non fa parte dell UE) e senza alcuna mappa. Ho provato a chiedere aiuto ai passanti e ai residenti, ma senza successo : alcuni non parlavano inglese, altri erano turisti.
L’unica soluzione è stata quella chiedere aiuto ad un altro tassista, questa volta molto educato e gentile, che ha capito subito il problema e mi ha portato diritto a destinazione, regalandomi anche la corsa. Talmente gentile, che l’ho subito prenotato anche per il viaggio di ritorno, onde evitare altri spiacevoli imprevisti.
Ad accogliermi ho trovato Biljana, una simpatica signora bionda, proprietaria, oltre dell’appartamento dove avrei alloggiato, anche di un piccolo minimarket situato proprio di fianco all’abitazione. Una bilocale su due livelli tutto per me, molto carino, con cucina, bagno, camera con ben tre letti, armadio e tv. Recentemente ristrutturato, semplice e funzionale.


Ma ad essere bello è stato sopratutto il prezzo : 40 euro totali per tre notti! Favoloso!
Primo impatto con la città : tanti turisti…macedoni!
Dopo un rapido check in e sistemato il bagaglio, sono uscito subito per andare a cena. In appena due minuti a piedi sono arrivato nella piazza principale, la stessa dove mi aveva lasciato il primo tassista, e mi sono subito reso conto che Ohrid, sebbene sia per noi italiani semisconosciuta, in realtà è la località balneare più turistica della Macedonia del Nord, che non ha sbocchi sul mare.

Ho trovato tanti turisti provenienti dalla regione dei Balcani, macedoni ovviamente ma anche tanti albanesi, serbi, bosniaci, e anche tanti turchi. Va da se che la piazza e il lungolago sono pieni di ristorantini, bar, locali e anche qualche discoteca.

“E io che credevo di trascorrere un weekend tranquillo da solo!” è stata la prima cosa che ho pensato, sorridendo.
Un’altra cosa che ho notato subito però, è stata la quasi totale assenza di italiani. Avevo già avuto delle avvisaglie sull’aereo, nel quale avevo incrociato principalmente macedoni, e ne ho avuto conferma quella sera e anche nei giorni a seguire.
Per ben due giorni non ho incontrato italiani, e solo durante il terzo giorno ho incrociato, per caso e sbadatamente, una piccola famigliola del meridione, intenta a contrattare un giro in barca, oltre a due ragazze milanesi in un locale in riva al lago, tra l’altro decisamente antipatiche e poso socievoli. Per cui, vi dirò, molto meglio così, immerso tra gli autoctoni! Decisamente.

La cucina macedone, una piacevole sorpresa!
Un incontro però decisamente utile e piacevole è stato quello con Lorenzo, un ragazzo pugliese conosciuto a Malpensa prima di imbarcarmi, diretto a Skopje, la capitale del Paese, dalla sua fidanzata macedone. Ovviamente ne ho approfittato per chiedere dei consigli, visto che non sapevo nulla o quasi della cultura macedone. Mi ha dato delle dritte sul cibo da assaggiare che si sono rivelate preziose, e ho scoperto a sorpresa piatti della tradizione macedone davvero ottimi.
Uno su tutti l’Ajvar, una salsa molto diffusa anche in altri nazioni limitrofe, a base di peperoni, peperoncini, melanzane e aglio. Esistono versioni dolci e piccanti, e si mangia spalmata su pane o anche per condire la carne.
Io che amo assaggiare piatti e specialità locali ogni volta che viaggio, l’ho subito ordinata la prima sera.
Che dirvi, davvero deliziosa! Talmente buona che l’ho ordinata ogni sera a cena, come antipasto o aperitivo, e ho perfino comprato tre barattoli da riportare a casa.

Anche per quanto riguarda il cibo i prezzi sono decisamente bassi per noi italiani.
Quella prima sera, un assaggio (decisamente abbondante) di Ajvar, un piatto di carne con verdure e patatine, una birra e un dolce mi sono costati la modica cifra di 10 euro!
Un altro piatto tipico è il Tavche gravche a base di fagioli, peperoncino e farina, cotto al forno e servito all’interno di pentole in terracotta. Considerato il piatto nazionale, è tuttavia molto più diffuso nel Nord del Paese e meno nella zona di Ohrid.
Motivo per il quale ho deciso di non assaggiarlo, preferendo invece testare piatti a base di pesce , vera specialità locale.
Il Lago di Ohrid e la sua incredibile fauna ittica
Il lago di Ohrid è il lago con il maggior numero di specie endemiche del mondo : ben 212 fra animali e vegetali. Ma a farla da padrone è sopratutto la fauna ittica, in particolare con la trota e il carpione di Ocrida, esemplari unici che vivono solo in questo lago, e che sono una vera prelibatezza.
L’ enorme valore naturalistico è uno dei motivi per il quali il lago è stato dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, insieme al suo centro storico, di cui vi parlerò a breve.Una cena di pesce a base di trota e carpione, con l’immancabile ajvar e birra Skopsko (una delle tante birre locali, probabilmente la più nota e anche la più buona a mio parere) mi è costata appena 16 euro. Stra-top.
Per colazione invece mi sono recato ogni mattina in uno delle tante bakery dislocate lungo la Bulevar Makedonski Prosvetiteli, una delle vie principali che taglia trasversalmente la città fino a raggiungere la piazza principale. Tanti dolcetti e torte rustiche salate da provare, accompagnati da un caffè espresso fortunatamente il più delle volte discreto, spendendo circa un euro ogni mattina, e facendo incetta di rustici take away per il pranzo.
Il centro storico
Ohrid ha iniziato a piacermi sempre di più e non solo per il costo della vita molto basso.
Mi è bastato fare due passi la prima sera dopo cena tra i vicoli stretti della città vecchia per intuire subito che mi attendeva un weekend bello, in cui avrei fatto il pieno di natura, storia e cultura.Il centro storico di Ohrid è uno dei più antichi insediamenti umani d’Europa e del Mondo. I primi resti ritrovati infatti risalgono al 6000 a.C.
E già questo dovrebbe bastare per comprendere il motivo per il quale, oltre all’incredibile ricchezza del lago di cui vi ho già parlato, questa località è stata nominata nel 1979 dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.
Secondo un’antica leggenda, Ohrid ospitava in passato ben 365 cappelle nella sola cittadella, una per ogni giorno dell’anno.
E in effetti attraversando il centro se ne incontrano diverse : alcune grandi e importanti come la Chiesa di Santa Sofia, altre nascoste e totalmente mimetizzate tra una casa ed un’altra.


Tra tutte , quella che mi ha colpito di più è stata senza dubbio la chiesa di San Giovanni Caneo.
Forse complice il fatto che ci sono arrivato quasi il tramonto, mentre passeggiavo liberamente senza meta (sono stato senza internet per tre giorni, una meraviglia!) e i colori tutt’intorno erano bellissimi.
O più semplicemente perché la vista da lassù a qualunque ora del giorno è un qualcosa che ti lascia senza fiato letteralmente.
Non siete d’accordo?

Il belvedere si raggiunge facilmente con una semplice passeggiata di 15 minuti dalla piazza principale, e dalì si può continuare a salire, e raggiungere il monastero di San Pantaleone (edificio storico importantissimo che ospitò in passato una delle più antiche università d’Europa) e la Fortezza dello zar Samuele, il punto più alto della cittadella, di cui sono ahimè rimaste originarie solo le mura.
Qui la vista sul lago e sulla città è ancora più incredibile, ma, non so, non mi ha emozionato tanto quanto il belvedere di San Giovanni.



Da lì mi sono inevitabilmente e felicemente perso. Ho percorso viuzze sempre più strette e ingarbugliate, consapevole però che, scendendo, prima o poi sarei arrivato al lago.
Ho incontrato lungo in cammino tantissime altre chiesette minuscole, che non saprei più localizzare, neanche facendo una ricerca su google maps, tante botteghe, negozietti, prima di risbucare, dopo qualche chilometro, nuovamente nella piazza centrale, ormai unico mio vero punto di riferimento.

Il consiglio che mi viene quindi da dare è proprio quello di esplorare il centro storico, localizzando magari i monasteri più importanti da visitare, e poi di perdersi. Tanto alla fine, prima o poi il lago spunta sempre all’orizzonte, e allo stesso tempo si ha modo di apprezzare meglio l’anima antica della città, davvero notevole.

Il lago di Ohrid : la Baia delle Ossa e il Monastero di San Naum
Che sia a bordo di un traghetto, di un catamarano a motore o di una barca a vela, non si può non fare una gita al lago di Ohrid.
Ne vale assolutamente la pena, non solo perchè si ha la possibilità di ammirare scorci meravigliosi, ma anche perchè lungo le sponde del lago vi sono diversi luoghi di interesse storico e naturalistico che meritano assolutamente di essere visitati.
In realtà sono tutti raggiungibili anche via terra, in auto e con trasporti pubblici, ma a mio avviso in barca tutto assume un fascino diverso.

Io ho scelto una gita di mezza giornata a bordo di un catamarano a motore da 12 posti, con guida e bevande incluse, al costo di 20 euro per una durata di circa sei ore.


La Baia delle Ossa è un vero e proprio sito archeologico, nel quale vi è una ricostruzione di un antichissimo villaggio di palafitte in legno, risalente intorno al 1200 a.C. e i cui resti sono stati ritrovati proprio in questa insenatura. L’insediamento ricostruito si presume sia stato una piattaforma di circa 8.500 m², che all’epoca poteva ospitare circa una sessantina di abitanti, collegato alla terraferma da una passerella.
In prossimità di questa sorge l’omonimo Museo , dove sono esposti molti resti ritrovati in quella zona e risalenti al quel periodo, come utensili, ceramiche, oggetti in pietra e parti di animali (corna e ossa per l’appunto). Il tutto condito da un’acqua cristallina, i cui colori oscillano da un verde mare intenso ad un giallo ocra sorprendente, dovuti alla presenza di alghe sul fondale.

Luogo sicuramente affascinante, l’ennesimo dove respirare natura e storia e pieni polmoni.
Ma l’attrazione più famosa dell’intero Lago di Ohrid è senza dubbio il Monastero di San Naum.





Dal monastero poi è possibile raggiungere, con piccole barchette o anche a piedi con una piacevole passeggiata di pochi minuti nei boschi (io ho preferito quest’ultima opzione), la sorgente del torrente da cui ha origine al Lago.



Sentieri a piedi, percorsi in bicicletta e sport estremi : immergersi nella natura di Ohrid
Ohrid, il suo lago e in generale tutta la regione offrono tantissimi spunti per gli amanti del trekking, dello sport e della natura in generale.

Il Parco Nazionale di Galitchitsa, che occupa gran parte del territorio a sud est della città, è pieno di sentieri interessanti, e vi è davvero l’imbarazzo della scelta. Inoltre, numerosi sono anche i percorsi ciclabili lungo le sponde del lago, particolare per niente scontato e che mi ha sorpreso fin dal primo giorno, colpito dalle diverse piste presenti anche in città.
Sono stato molto tentato dal noleggiare una bici e probabilmente se avessi avuto un giorno in più l’avrei fatto, proprio per costeggiare le rive del bacino e esplorarlo da un’altra prospettiva. Tuttavia ho deciso di impiegare le mie ultime ore di permanenza ad Ohrid con un’esperienza di sport estremo che non avevo mai fatto prima, ma che desideravo da tanti anni : il parapendio!

Il club Cuba libre, uno dei locali più gettonati della zona, organizza con guide esperte lanci per i turisti, e a prezzi decisamente interessanti e molto vantaggiosi. Non potevo perdermi questa occasione di vivere questa esperienza adrenalinica e decisi quindi di prenotare un lancio per lunedi mattina, alle ore dieci.
Partiti con un furgoncino direttamente dal locale, siamo saliti su nel punto più alto del Parco nazionale, a circa 1200 mt di altitudine (il lago si trova a circa 700 mt s.l.m.).

Con me Paulina, una simpatica ragazza polacca anche decisa a lanciarsi per la prima volta, e un signore ungherese invece decisamente più esperto, che si è buttato in solitaria. E infine le due guide, una per me e una per Paulina.
Confesso che una volta lassù un po’ di ansia c’è stata, ma è durata davvero poco.
Soprattutto perchè, dopo piccole e poche raccomandazioni divulgate dalla guide e dopo essere stati legati per bene, siam partiti senza neanche un attimo di attesa, quasi a nostra insaputa. Da lì, una volta in cielo, è stato davvero molto divertente.
Ho girato un video e scattato tantissime foto con una action cam fornita dall’organizzazione.E sopratutto è stato straemozionante!
Vi lascio solo provare ad immaginare il panorama da lassù. Provo a spiegarvelo con queste foto, ma è impossibile rendere totalmente lo spettacolo, ve l’assicuro.
E’ sicuramente un’esperienza da provare, soprattutto se siete avventurosi come me. Al contrario la sconsiglio vivamente a chi soffre di vertigini e ai deboli di cuore. Per voi, molto meglio ammirare i paracadute venire giù dal monte mentre siete comodamente sdraiati su un lettino del locale, magari sorseggiando un ottimo cocktail o una birretta ghiacciata!
Terminata questa incredibile esperienza, mi sono fermato a pranzo con Paulina e suo marito, ed è stato molto piacevole chiacchierare con loro; quelle belle conoscenze con cui condividere piccoli momenti piacevoli durante un viaggio.

Ahimè il mio piccolo weekend ad Ohrid è così giunto al termine.Bellissimo.
Un fine settimana rilassante e molto piacevole, in una località poco famosa ma che davvero merita di essere visitata ed esplorata.
Un luogo in cui sicuramente tornerò : ho ancora tutto il resto della Macedonia del Nord da scoprire, e sono davvero molto curioso.
Come sempre 😉
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