ALLA SCOPERTA DI BASSANO ROMANO, NEL CUORE DELLA TUSCIA
di Veronica Sambati
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C’era una volta una bambina dai capelli molto lunghi che amava sempre raccoglierli in due code ed emulare le mosse della sua eroina preferita. Sailor Moon, ovviamente!
Un giorno, con la sua famiglia, questa bambina approdò in un piccolo borgo di una terra fino ad allora sconosciuta: la “Tuscia”.
No, non si tratta di una fiaba, ma di una storia vera. La mia!
Mi chiamo Veronica e ho trascorso i tre quarti della mia vita in un grazioso borgo della bassa Tuscia immerso nel verde: Bassano Romano.
Oggi condivido questo luogo, pieno di ricordi, con mio marito Vincenzo e insieme vogliamo condurti in un viaggio per scoprirne le bellezze e la sua storia.
Pronti, partenza…via!

Un po’ di storia di Bassano Romano
Sono più di mille le candeline spente da Bassano Romano che vanta una storia davvero antica.
Il primo insediamento risale intorno all’anno 1.000 quando alcuni boscaioli si stabilirono in zona e costruirono un piccolo centro abitato, la cui economia era basata prevalentemente sull’agricoltura.
In seguito, sotto il dominio dello Stato Pontificio, Bassano Romano divenne un feudo in cui si trasferì il signore di Sutri Enotrio Serco.
Nei secoli successivi il feudo passò prima agli eredi di Serco, e poi ad altri proprietari (i Savelli, gli Anguillara), che però non abitavano a Bassano Romano se non saltuariamente.
Ma nel 1566, Bassano Romano venne concessa alla nobile famiglia dei Giustiniani che fece crescere il paese per dimensione ed importanza, tanto che nel 1605 Bassano Romano da feudo divenne Marchesato, e poi nel 1644 Principato.
Seguirono tempi difficili tra epidemie, carestie, saccheggi e altre difficoltà che però non misero in ginocchio Bassano Romano, in ripresa dopo il 1800.
Nel 1854 il Principato passò alla famiglia Odescalchi che non si prese affatto cura del paese, lasciandolo nell’incuria e nel degrado.
A questo, fecero seguito i due conflitti mondiali in cui molti giovani bassanesi persero la vita.
Della storia più contemporanea di Bassano Romano, invece, non restano che i racconti degli anziani del borgo.
Cosa visitare a Bassano Romano
Non farti ingannare dalle apparenze.
Questo borgo così piccolo, con meno di 5.000 abitanti, ha tanto da mostrare: dalla natura incontaminata che lo incornicia, al caratteristico centro storico.
Cominciamo proprio da quest’ultimo!
Il centro storico
Quella che oggi è l’area urbana più “moderna”, un tempo era tutta campagna.
Per volere del Principe Vincenzo Giustiniani, la campagna limitrofa fu collegata al paese dal Ponte delle Vasche (o Vaschie) – edificato nel 1738.
Ed è da questo ponte che vogliamo partire per condurti nel centro storico di Bassano Romano.
Al primo piede poggiato sui sanpietrini, alza gli occhi e guardati attorno: inizierai subito a cogliere le caratteristiche di questo borgo antico che sorge su uno sperone tufaceo.
Percorrendo via Mariano Buratti (insegnante, partigiano e militare italiano, nato a Bassano Romano nel 1902 e insignito di medaglia d’oro al valor militare alla memoria), ti troverai a passare sotto al ponte di Villa Giustiniani che collegava la loggia al parco.


Ancora pochi passi e potrai accedere dalla prima porta medievale a Piazza Umberto I.
Si tratta della piazza principale del paese dove affacciano i palazzetti settecenteschi (tra cui il palazzo del Comune), la chiesa parrocchiale di S.S. Maria Assunta e il noto palazzo di Villa Giustiniani – sul quale ritorneremo a breve.
Dalla piazza ti suggeriamo di prendere via Maria Giustiniani, la via più antica che collega alla seconda porta e attraversa il borgo.
Qui il tempo si è fermato, il silenzio è interrotto solo da bambini che giocano per strada o signore fuori dalla porta che si raccontano com’è andata la giornata.
Vicoli stretti, case in pietra, cantine scavate nella roccia e piccole piazzette (come la nota “Puiarella” dove affaccia il palazzo pretorile della famiglia Savelli-Anguillara) trasmettono il fascino storico di questo luogo.
La seconda porta medievale, alla fine di via Maria Giustiniani, dà accesso al borgo di San Filippo Neri: si tratta di un agglomerato urbano, con edifici in pietra, progettato e realizzato nel XVII secolo per volere di Andrea Giustiniani.
In fondo, trovi la Chiesa di San Filippo Neri (prima metà del ‘600), oggi intitolata anche a Maria Santissima della Pietà. Nell’altare maggiore, infatti, è conservata l’immagine della Madonna della Pietà il cui culto è molto sentito dal popolo di Bassano Romano.


Villa Giustiniani
La perla più preziosa di Bassano Romano è senza ombra di dubbio Villa Giustiniani.Il palazzo era di proprietà della famiglia nobile degli Anguillara, ma fu tra il XVI e XVII secolo che assunse l’aspetto attuale grazie al marchese Vincenzo Giustiniani.
La famiglia Giustiniani, di origine genovese, si stabilì nella residenza di Bassano Romano in cerca di un borgo tranquillo. Grazie a Vincenzo, la Villa raggiunse il suo massimo splendore sia negli ambienti interni, che in quelli esterni del parco e della casina di caccia.


Purtroppo, però, la famiglia Giustiniani cadde in rovina e nel 1854 fu costretta a cedere il palazzo agli Odescalchi che, dalla metà del XX secolo, si disinteressarono della Villa lasciandola in totale stato di abbandono.

Dal 2003 Villa Giustiniani è divenuta proprietà dello Stato che la gestisce tramite il Ministero per i beni e le attività culturali. Grazie alle recenti amministrazioni comunali, è stato avviato un lavoro di restauro della Villa e il recupero dei ventiquattro ettari di parco.
Oggi è possibile visitare la Villa gratuitamente, accompagnati da una guida esperta.
Al suo interno troverai preziosi affreschi che ancora mantengono intatti e vividi i colori: dalle stanze della primavera e dell’estate, passerai a quelle dell’autunno e dell’inverno, riconoscendo i tratti distintivi di pittori famosi che hanno lavorato in questo luogo.
A coronare la visita di Villa Giustiniani è il piccolo Teatrino tipicamente in stile inglese, con i palchi in legno e un’ampia platea, costruito per volere di Vincenzo Giustiniani.


Chiesa di San Vincenzo
Dall’alto della sua posizione, la Chiesa di San Vincenzo sembra osservare e proteggere tutta Bassano Romano.Fu costruita nel ‘600 per volere dei Giustiniani che in realtà volevano farne un mausoleo di famiglia circondato da case, dando vita a un nuovo borgo.
Nel dopoguerra venne edificato il resto del complesso del Monastero, donato ai monaci Benedettini Silvestrini dal principe Odescalchi.
La Chiesa di San Vincenzo a Bassano Romano è meta di pellegrinaggio, ma anche di turismo perché al suo interno è custodita la statua marmorea del Cristo Portacroce realizzata da un giovane Michelangelo.
Il modo in cui la statua è giunta fino a Bassano Romano è straordinario: durante il suo soggiorno romano (1514-16), Michelangelo scolpì questa statua su richiesta dell’amico Metello Vari.
La presenza di un’imperfezione del marmo sulla guancia sinistra del Redentore turbò lo scultore al punto che questo smise di lavorare sulla statua.
Lasciata, dunque, quasi incompiuta, Michelangelo ne fece dono gratuitamente all’amico committente.
Ma nel 1607 la statua finì nel mercato antiquario e non sfuggì all’occhio del marchese Vincenzo Giustiniani, noto intenditore d’arte, che l’acquistò senza esitazioni.
Fu dunque Vincenzo Giustiniani, in seguito, a trasferire la statua presso il mausoleo di famiglia a Bassano Romano – ovvero, la Chiesa di San Vincenzo.

La faggeta
Non puoi lasciare Bassano Romano senza prima immergerti nella faggeta.
Oltre 400 ettari di faggi secolari popolano questo bosco incantato, dove trovare pace e riconnettersi con la natura.
Ad accoglierti c’è un’area attrezzata, con tavolini e barbecue, dove puoi organizzare un pranzo in totale relax prima di addentrarti nei percorsi naturalistici.
In una delle strade che conduce alla faggeta, puoi imbatterti nella Chiesa di Santa Maria dei Monti.

Come Raggiungere Bassano Romano
Se tra le opzioni c’è l’automobile, preferiscila a tutto il resto. E questo è un consiglio che ti diamo per visitare la Tuscia, in generale.
Ovviamente ci sono mezzi che collegano la provincia di Viterbo a Roma – punto principale di raccolta per chi arriva da fuori regione e non solo –, ma questi sono più frequenti in settimana che nei weekend.
Ad ogni modo, se proprio non puoi arrivare a Bassano Romano in auto, non c’è problema!
Raggiungendo Roma, hai due opzioni:
- prendere un autobus da Saxa Rubra (puoi arrivare a Saxa Rubra con il trenino in partenza da p.le Flaminio). Controlla sul sito Cotral gli orari dei pullman diretti per Bassano Romano o, in alternativa, per il bivio di Sutri.
- prendere un treno della linea Roma-Viterbo da una delle stazioni di Roma centro (Roma Ostiense, Roma Tiburtina, Roma San Pietro, Roma Trastevere, Valle Aurelia) e scendere alla stazione di Capranica.
Sia che arrivi col bus al bivio di Sutri, sia che arrivi in treno alla stazione di Capranica, puoi usufruire del servizio navetta per raggiungere Bassano Romano (verifica gli orari sul sito del Comune).
Infine, prova a sentire la struttura che ti ospita per sapere se c’è un servizio di pick up & drop off.
Dove dormire a Bassano Romano
Vivendo qui non abbiamo mai sperimentato in prima persona l’esperienza di alloggio in una delle soluzioni presenti nel territorio.
Ma ci sentiamo di segnalarti i luoghi dove dormire a Bassano Romano più convenienti e meglio recensiti.
- B&B La Rocca, un Bed and Breakfast a conduzione familiare. Tranquillo, accogliente, con uno splendido giardino. E, per gli amanti della bicicletta, i padroni di casa organizzano escursioni alla scoperta dei dintorni.
(tel. +39 329 850 3315, +39 329 850 3315, +39 0761 635518; e-mail: bblarocca@yahoo.it) - B&B Le Palme, una struttura nuova con tutte le comodità che servono e in una posizione centrale rispetto al paese. In questo Bed and Breakfast troverai gentilezza, ospitalità e qualsiasi cosa di cui tu abbia bisogno per vivere al meglio l’esperienza a Bassano Romano.
(tel. 0761.635629 / +39 329.5814568 / +39 331.3690488; e-mail: info@beblepalme.it) - Agriturismo La Noce, per un soggiorno in pieno relax. Questa struttura è immersa nel verde e offre ai suoi ospiti un giardino con piscina all’aperto. Inoltre, l’agriturismo mette a disposizione interi appartamenti per un tipo di vacanza in cui sentirti a casa.
(tel. 340 258 2969)
In alternativa ai confort delle classiche strutture ricettive, puoi alloggiare nelle stanze gestite dal Monastero di San Vincenzo.
Un’esperienza che sicuramente ti farà calare nella vita e nelle tradizioni di questo luogo!
Dove e cosa mangiare a Bassano Romano
Passeggiando tra le vie del paese capiterà spesso di imbatterti nei profumi invitanti di panifici, pasticcerie, pizzerie e molto altro.
Tra tutte le specialità, devi assolutamente assaggiare il tortolone, uno stuzzichino all’anice salato che viene spesso usato al posto del pane o comunque per accompagnare un calice di vino, oppure un tagliere di salumi e formaggi.
Ma come spesso capita quando vivi in un luogo, abbiamo il nostro posto preferito dove andare a mangiare: La Casa di Emme.
Si tratta di un ristorante-pub il cui edificio un tempo era un antico granaio del ‘600. L’arredamento in legno e le luci calde e soffuse, rendono questo ambiente davvero accogliente.
Per non parlare poi dello staff: giovane, divertente, attento e sempre disponibile.
Oltre a un’ottima pizza cotta nel forno a legna, a specialità della regione e a qualche chicca della cucina mitteleuropea, non perdere l’ampia selezione di birre, molte delle quali prodotte proprio a Bassano Romano presso il birrificio Hilltop Brewery – altro posto che ti consigliamo!
Qual è il periodo migliore per visitare Bassano Romano?
Ogni stagione colora Bassano Romano e i dintorni della Tuscia con sfumature uniche, e poterle cogliere tutte è un privilegio per chi ci abita.
L’esplosione dei colori autunnali riscalda il paesaggio e gli animi di chi lo osserva; l’inverno sembra mettere in pausa il tempo e lasciare spazio alle riflessioni che accompagnano gli sguardi rivolti all’orizzonte; la primavera risveglia dal torpore e decora i paesaggi con bouquet selvaggi di fiori; mentre in estate la natura rigogliosa regala luoghi di fresco riparo e respiro.
Vorremmo dunque dirti di venire qui e poi tornarci in altri momenti dell’anno, per assorbire tutte queste emozioni e sensazioni.
Potresti cominciare proprio dalla primavera: questo aprile, nella Tuscia, ci sarà la prima edizione dell’evento Tuscia in Fiore. Sei comuni della provincia saranno impreziositi dai fiori primaverili.
Ogni weekend ci saranno in programma passeggiate, eventi sportivi, raduni, visite guidate e molto altro.
Bassano Romano sarà il primo comune ad inaugurare questo evento con una serie di iniziative organizzate nel fine settimana del 2-3 aprile 2022.
Che ne dici di fare un salto?
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I borghi come quello di Bassano Romano rappresentano quei luoghi dal fascino antico, a cui proprio non riusciamo a resistere! Abbiamo apprezzato molto il racconto di Veronica, dal sapore nostalgico di chi conosce bene il luogo! Grazie per avercelo fatto scoprire!
Sono d’accordo, motivo per il quale non vedo l’ora di visitare non solo Bassano ma la Tuscia tutta guidato da Vero e Vins. E so che anche voi andrete presto da quelle parti… 🙂