Cosa vedere ad
ALA' DEI SARDI
il Centro-Nord della Sardegna
di Luisella Scanu
Indice dei contenuti
Alà dei Sardi è un comune del Centro-Nord della Sardegna.
Si trova adagiato nell’altipiano storico del Monte Acuto.
Sorge tra altipiani, boschi e valli silenziose solcati da fiumi stagionali.
Tremila anni di storia da scoprire, affidandosi ai racconti degli accompagnatori turistici dell’Associazione “Andamentas – Alà Escursioni”. Gli itinerari sono pensati per visitare e conoscere il territorio. Chi arriva, diventa un esploratore.
Come arrivare ad Alà dei Sardi
Alà dei Sardi è facile da raggiungere: si percorre la SS 389 per chi arriva da Olbia (45 km) e la S.S. 131 Carlo Felice, invece, per chi proviene da Cagliari (200 km), imboccando la diramazione Ovest (131 D.n.c.) fino al bivio di Ottana, e infine, la S.S. 729 fino alla deviazione per Ozieri, per i viaggiatori che partono da Sassari (85 Km).

Cose vedere ad Alà dei Sardi
Il centro storico
Alà dei Sardi possiede luoghi dalle caratteristiche attrattive particolari e fortemente identitarie. Qui, il territorio prende la parola. Il centro abitato si può visitare a piedi, ma anche in bicicletta, e lungo il percorso troverete:
- i Murales, le pitture a muro eseguite da più mani laboriose, che vi racconteranno il passato della vita sociale, culturale ed economica della sua popolazione, in un percorso che vi porterà sino al centro storico, con le sue caratteristiche vie strette e palazzi edificati in granito risalenti al 1600;
- il Centro Culturale, realizzato all’interno di un edificio storico, la casa dei Corda – Colonna;
- il Centro Turistico Multimediale di prossima apertura, adiacente alla casa comunale, che vi farà conoscere la storia culturale, sociale ed economica del paese;
- le Chiese storiche, la più antica è la chiesa dedicata a San Giovanni Battista, risalente al 1619 circa realizzata in conci di granito e più volte rimaneggiata e poi la chiesa parrocchiale posta sulla piazza principale del paese e intitolata alla Vergine del Rosario ben rappresentata in uno splendido mosaico posto dietro l’altare. Poco distante sempre sulla via centrale la chiesetta intestata a Sant’Antonio da Padova dei primi anni del ‘900;
- il Santuario di San Francesco D’Assisi posto poco fuori dal centro abitato, in un pianoro suggestivo ricco di sorgenti perenni, la cui ricorrenza annuale è rinnovata il 3-4 Ottobre, con la peculiare tradizione del pasto offerto a tutti i pellegrini che vi si recano.
Ecco che, arrivando all’altopiano di Alà dei Sardi, saranno due i colori che si potranno ammirare: il verde delle querce da sughero e delle varietà della macchia mediterranea, e il grigio perla del granito delle montagne circostanti.

Cosa vedere nei dintorni
L’Altopiano di Alà dei Sardi
Uscendo dal centro abitato verso il territorio circostante, ci si rende conto di quanto, la sua bellezza, condizioni il carattere delle persone. Vengono in mente le parole di Federico Quaranta, durante una puntata de “Il Provinciale”: l’identità non è uno spazio, è un luogo. E’ il posto che genera e modifica le connotazioni umane.
Questo territorio può essere scoperto in tanti modi, e per alcuni luoghi, sono sufficienti gambe e fiato, ma anche due ruote, soprattutto camminando tra i sentieri,
esplorando la flora incastonata fra speroni granitici nella sua composizione mediterranea fatta di cisti, corbezzoli, erica e lecci, che generano una tela naturale dove i colori si sovrappongono creando cromatismi ammalianti.
I Nuraghi, patrimonio archeologico
L’altipiano di Alà dei Sardi conserva i resti del passaggio di antiche civiltà. Un ricco patrimonio archeologico da visitare, un vero e proprio tour narrante tra i Nuraghi, costruzioni di pietra a forma tronco conica, che si ergono in gran parte del territorio, e che sono facili da raggiungere e da visitare.
Si potrà visitare:
- l’Area Sacra de Sos Nuratòlos, risalente al periodo compreso tra il bronzo finale e prima età del ferro, luogo di probabili cerimonie rituali in cui l’acqua era la risorsa principale. Da sempre simbolo universale della vita e testimonianza della fertilità, rappresenta un culto importante per tutta la popolazione sarda;
- il Nuraghe Boddò, abbastanza vicino al centro abitato, in buono stato di conservazione, risale al XIII secolo a.c., è una torre nuragica costruita con blocchi rettangolari di granito, posta a dominio di una vallata ricca di vegetazione e corsi d’acqua;
- il Nuraghe Intro e Serra, struttura molto rovinata ma ancora di facile lettura, con annesso il villaggio nuragico circostante;
- la Tomba dei Giganti denominata Mala Carruca, un sepolcro nuragico, tipologia diffusa in tutta la Sardegna, localizzato in mezzo ad una sughereta;
- a sud-ovest dal centro abitato, si trova il Nuraghe Lattari, anch’esso di età nuragica, possiede la particolarità di essere stato edificato all’interno di una cortina muraria.

Itinerari e percorsi, (Ass. Andamentas – Alà Escursioni)
Gli itinerari proposti dall’Associazione “Andamentas – Alà Escursioni” sono ricchi e variegati. Costruire un percorso, un itinerario significa anche dare voce al territorio, accompagnare i viaggiatori alla scoperta di luoghi autentici, che portano a riflettere chi li visita.
Ad esempio, il Percorso naturalistico “Sos Nuratòlos – Punta Giommaria Cocco”, proposto per gli amanti del trekking, è un vero e proprio laboratorio esperienziale a cielo aperto della biodiversità e del paesaggio selvaggio e solitario.
Le vette per l’uomo sono sempre state sinonimo di conquista. Chi percorre i sentieri dei Monti di Alà resta affascinato e sorpreso per le meraviglie che esso offre, gli scenari che in tutte le stagioni si possono gustare ripagano bene della fatica necessaria per gioire di tale incanto.
Lì regna incontrastato e prepotente il granito, roccia dura e severa ricamata dai muschi e dai licheni, dai colori ambrati quando il sole li accarezza, e grigi se il tempo volge al peggio.
Cime, speroni, cascate di pietra avvolti dai corbezzoli e dalle eriche, e poi le sue valli che solcano decise il massiccio fino a formare improbabili ma reali passaggi naturali. Le stagioni qui sono enfatizzate, il freddo invernale pungente lascia spazio ad una primavera fresca dove l’esplosione delle fioriture ne cambia radicalmente aspetto, fra tanta bellezza spicca la peonia selvatica con i suoi colori accesi, una rarità la cui delicatezza contrasta con l’asprezza dei luoghi.
Compagno fedele in qualunque periodo è il vento in tutte le sue variabili, quando i nuragici costruirono fin sulla sommità il santuario di Sos Nuratòlos ne erano consapevoli, in un percorso di ascesa e avvicinamento verso i loro Dei, hanno costruito i loro templi che perseverano ormai da oltre tremila anni.
La fonte sacra luogo di purificazione consentiva l’accesso graduale ai templi in cui risiedevano i sacerdoti custodi e preposti ai riti e alle cerimonie di allora, fino al tempio più importante sede degli idoli-Dei in cui si deponevano i doni votivi. La capanna delle riunioni tappa finale del pellegrinaggio, forse consentita ai soli capi tribù, fungeva da “parlamento” luogo dove si decidevano le sorti e le politiche del territorio.
Queste sono le parole di un profondo conoscitore del territorio, che ha voglia di raccontare e mostrare quello che si nasconde dietro il paradiso delle coste, in cui si custodisce un patrimonio inestimabile.
Il territorio è talmente ricco di testimonianze storiche, archeologiche e culturali che merita sicuramente altri approfondimenti.
Tradizioni e artigianato
Alà dei Sardi è anche tradizioni, artigianalità con la lavorazione del sughero e del legno e la produzione di coltelli, folklore con il costume tipico e il canto a tenore, cultura con i poeti e i canzonatori, e anche, luogo per eccellenza di una manifestazione sportiva di atletica leggera riconosciuta a livello internazionale, il Cross Alasport.
E come già accennato, tipicità, come il pane cotto nel forno a legna, fedele custode di un’antica cultura e di grandi tradizioni tramandate, e, non ultime, altre specialità tipiche del territorio. Ad Alà dei Sardi il pane, il formaggio e la realizzazione dei prodotti tipici sono frutto di un vero e proprio rito sociale e culturale. Qui, il tempo non trasforma ma arricchisce e fortifica.

Cibo tipico e dove mangiare
Alà dei Sardi è territorio che si esprime anche attraverso i suoi prodotti locali, tipici dell’enogastronomia sarda:
- il miele sardo, ad esempio, prodotto anticamente utilizzando arnie rustiche, dette bugni, realizzate con cilindri di sughero, che ospitavano gli sciami di api. Ecco che, durante la visita ad Alà dei Sardi, si potrà vedere e assaporare il laborioso processo produttivo del miele, accompagnati dagli esperti apicoltori locali, che lavorano per preservare l’autenticità del prodotto e del territorio;
- il pecorino sardo DOP, il formaggio prodotto con latte ovino, ancora oggi una tradizione di famiglia portata avanti con fierezza ed orgoglio. L’arte di fare il formaggio lega tradizione e uomo, manualità e amore per il territorio. E’ cultura, sapienza e tradizione. E come per il miele, si potrà vedere dal vivo la sua realizzazione e trasformazione.
Nella via principale del paese, si potranno raggiungere, anche a piedi: la Gastronomia – Pizzeria e Rosticceria Da Simone, la Pizzeria Da Giannone e il nuovissimo Pub Pizzeria Civico 21. Altri punti di ristoro sono di prossima apertura.
Dove dormire
Il B&B da Gigi una casa costruita in granito e ristrutturata per accogliere chiunque, per varie ragioni, arrivi ad Alà dei Sardi.
E’ dotata di tutti i comfort e la sua posizione dona una vista panoramica. L’atmosfera serena e tranquilla che si respira in questo accogliente B&B, vi concederà riposo e rappresenterà il vostro punto di riferimento locale.

Perché visitare Alà dei Sardi? Ecco 3 buoni motivi.
Per vivere un’ esperienza autentica tra valli silenziose, vive e ricche di una natura selvaggia e pura dove il cervo ed il muflone regnano liberi e arditi, dove non esiste limite fra natura e uomo.
Per entrare in contatto con una forte identità culturale. Conoscere e apprezzare la storia di un popolo che non ha mai tradito la propria identità ma è stato capace di abbracciarne nuove, senza subire la pressione socio – culturale delle varie epoche.
Per godere dell‘ospitalità locale, un’antica virtù sarda custodita con cura, valorizzata. Ospitalità sta per accoglienza, chi arriva viene “preso per mano”, inserito all’interno del contesto socio – culturale, una vera e propria contaminazione con l’ambiente circostante.
Siate curiosi. Vi aspettiamo.

Luisella Scanu
Blogger
Ciao! Sono Luisella. Sono una local content che racconta imprenditorialità femminili sarde, autentiche e di valore. Creo strategie di comunicazione online per brand e aziende del mio territorio. E condivido con la mia terra madre, la Sardegna, i valori di appartenenza, dell'autenticità e della gratitudine.