2 GIORNI NELLA VALLE DEL TIRINO

Cosa fare e vedere, in un territorio tutto da scoprire

di Salvatore Marra

Indice

La Valle del Tirino: dove si trova

Qualche settimana fa ho dedicato due giorni interi alla Valle del Tirino

E’ situata nel cuore della regione Abruzzo, al confine tra le province di Pescara e L’Aquila, solcata dalle limpide acque del suo omonimo fiume.

Un territorio apparentemente di passaggio, o almeno così l’ho sempre considerato io per tanti anni. Quando lo attraversavo in fretta e in furia anche più volte a settimana, durante il mio periodo universitario nel capoluogo abruzzese.

Ebbene, non è affatto così : la Valle del Tirino è uno scrigno di tesori naturalistici, storici e culturali da fare invidia a chiunque.

A partire dalle storie dei suoi abitanti, di cui parlo approfonditamente QUI.

Forse avrete sentito di recente nominarla, per via delle spettacolari sorgenti del suo fiume, il Tirino, considerato da molti uno dei più puliti d’Europa.

Fiume Tirino
Fiume Tirino

L’esperienza in canoa o in kayak sul fiume attira ogni anno sempre più turisti, incuriositi dalle spettacolari foto che da tempo circolano sui social. Desiderosi di immergersi in uno spettacolo cromatico e sonoro davvero unico.

Una bellissima esperienza, che consiglio a tutti di fare.

Si ma… tutto qui? C’è qualcos’altro da fare e da vedere nella Valle tanto da meritare una sosta più lunga o perchè no, anche un pernottamento?

Assolutamente SI, eccome.

Eccovi qualche spunto basato sulla mia personale esperienza di due giorni.

Il misterioso Villaggio delle Capanne di Pietra

Nei pressi del comune di Villa Santa Lucia degli Abruzzi, esiste un luogo di grande importanza storica e culturale, ancora tutto da scoprire.

Si tratta di un villaggio di capanne di pietra, che risale a più di mille anni fa.

Assomigliano ai più noti Tholos del Parco della Maiella, costruzioni che venivano utilizzate come bivacchi, soprattutto nei periodi di transumanza a fine estate, quando interi greggi di pecore venivano trasportati dalla montagna verso la costa.

Costruzioni simili, ma non uguali.

Queste capanne sembrano, e sottolineo sembrano, più piccole e soprattutto hanno tutta la parvenza di formare un vero e proprio villaggio antico. Esso si sviluppa principalmente a ridosso del Colle Madonna, una piccola montagnola che sovrasta Villa Santa Lucia. Ma potrebbe estendersi anche oltre.

Villaggio capanne di pietra

Si tratta infatti di un insediamento davvero ancora tutto da esplorare e da scoprire. Diverse capanne sono state censite, ma c’è chi dice che ce ne siano ancora decine sommerse dalla vegetazione. In un territorio per lunghi tratti ancora incontaminato, popolato da tanti animali selvatici, come cervi, cinghiali, cerbiatti, lupi.

Non un insieme di bivacchi di fortuna quindi, ma un vero villaggio agropastorale. Che pare non fosse soltanto abitato da pastori, ma anche da agricoltori, artigiani, artisti.

I pastori non erano soltanto dei personaggi grezzi e ignoranti.

Un esempio? “Cicche ru cuaprare”, il cui vero nome era Francesco Giuliani, l’ultimo poeta-pastore di Castel Del Monte, uno dei Borghi più belli d’Italia non lontano da qui.

Un pastore appassionato di letteratura e della lavorazione del legno, affatto incolto, che ci ha lasciato diversi scritti e testimonianze sulla vita del popolo abruzzese e il suo terribile ricordo della Prima Guerra Mondiale, da lui vissuta tra le trincee.

Pianificate una passeggiata, semplice e non impegnativa in compagnia della guida Serena Creato, lungo quella che doveva essere la via principale del villaggio, per scoprire questo luogo misterioso.

Per maggiori info e per prenotare una escursione contattate Serena direttamente QUI.

capanna di pietra
Villaggio pastorale delle capanne di pietra - Villa Santa Lucia degli Abruzzi

Il Lago di Capodacqua, la piccola Atlantide d’Abruzzo

A pochi chilometri dal borgo di Capestrano sorge il Lago di Capodacqua, un piccolo laghetto artificiale, le cui acque rappresentano una delle sorgenti principali del Fiume Tirino.

Un luogo affascinante, chiamato la piccola Atlantide d’Abruzzo, perchè presenta nei suoi fondali di due antichi mulini. In questo luogo infatti sorgevano insediamenti già in epoca etrusca, e nel 1965 fu costruita una diga che inabissò le costruzioni presenti, tra cui i due mulini ancora conservati nei fondali del lago.

A causa del continuo flusso proveniente dal bacino sotterraneo del Gran Sasso d’Italia, l’acqua del lago si presenta sempre limpida, pulita e con una temperatura di 10 gradi costante tutto l’anno, che non consente la crescita di vegetazione sottomarina.

Ne consegue un’ottima visibilità subcquea, rendendo l’invaso una location adatta a immersioni.

Se siete esperti e appassionati di esplorazioni subacquee, prenotate l’esperienza in questo luogo fantastico. Le attività sono gestite dalla Associazione Calipso.

(Foto dell’ Abruzzo Smart Ambassador Matteo Ciommi)

lago di Capodacqua
lago di Capodacqua (foto di Matteo Ciommi)

A spasso trai i Borghi: Capestrano, Navelli, Villa Santa Lucia degli Abruzzi

L’Abruzzo è una regione piena di borghi splendidi, e anche in questa valle non mancano di certo.

Capestrano e il suo guerriero

E’ forse il paese più famoso, per vari motivi. Uno è senza dubbio il ritrovamento, nel 1934, di una statua importantissima, Il Guerriero di Capestrano, divenuto uno dei simboli della regione.

Risalente al VI secolo a.C., rappresenta una delle opere monumentali più significative dell’arte italica. E’ conservata nel Museo Archeologico di Chieti ma una sua riproduzione a grandezza naturale è collocata nell’atrio del Castello Piccolomini di Capestrano.

Capestrano
Capestrano

Il borgo ebbe in passato una discreta importanza agricola-pastorale, dominato in età moderna dalle famiglie Piccolomini, Todeschini, Medici e Borbone, divenendo marchesato e successivamente perfino un principato.

Scendendo dal castello e percorrendo le varie viuzze, si raggiunge la casa di San Giovanni da Capestrano, da cui si ha una notevole vista panoramica su tutta la vallata.

Castello Piccolomini di Capestrano
Castello Piccolomini di Capestrano

Navelli, patria dello zafferano (ma non solo)

Questo delizioso paesino si trova in un altopiano  a circa 750 metri di altitudine. Geograficamente solo confinante con la vallata, ma vicino quanto basta per esserne ugualmente protagonista, soprattutto dal punto di vista enogastronomico.

Questo borgo super carino è famoso per lo zafferano, un prodotto di assoluta eccellenza, esportato da decenni in tutto il Mondo.

Addentratevi nel paese, e sentirete la sua presenza ovunque.

i bulbi di Zafferano di Navelli
i bulbi di Zafferano di Navelli

Ma Navelli ha anche tante altre ricchezze da offrire, una fra tutte i suoi vini.

Ma come? A oltre 700 metri, in una regione ricca di colline e vigneti a bassa quota?

Ebbene si. Lo testimonia l’innovativa CantinArte, un’azienda nata nelle vicinanze di Chieti, che da qualche anno produce qui un pecorino bianco di alta qualità.

“Una viticoltura eroica” come affermano gli stessi Diego e Francesca di Cantinarte: piccole quantità ma dal gusto superlativo.

Prenotate una visita e una degustazione nella loro sede storica nel cuore di Navelli.

Una vera dimora dell’arte, dalla quale non ne uscirete delusi.

CantinArte
CantinArte

Villa Santa Lucia degli Abruzzi

Arrampicato sul versante nord-orientale della Valle, tra i comuni di Ofena e di Castel del Monte, troviamo questo piccolo borgo, sconosciuto ai più ma che in realtà ho scoperto essere un gioiellino.

Duramente colpito dal sisma del 2009, porta ancora evidenti le cicatrici di quella terribile notte. Ma con carattere e forza la ricostruzione sta procedendo spedita.

Perdendosi tra i vicoli del piccolo centro storico, ci si imbatte in tanti piccoli scorci di vera bellezza, alcuni da fare invidia, a mio avviso, a tanti dei borghi più belli e blasonati d’Italia.

Ennesima dimostrazione che di paeselli sconosciuti e stupendi ne è piena l’Italia intera. E rappresentano uno dei tesori più grandi che abbiamo, da preservare con cura.

Villa Santa Lucia Degli Abruzzi (AQ)
Villa Santa Lucia degli Abruzzi (AQ)

Villa Santa Lucia è un paese che merita di essere visitato: conta meno di 100 abitanti, non c’è neanche un bar, ma ci sono diverse aziende agricole nei dintorni e ben due musei.

Se passate da queste parti, fermatevi a salutare Antonella e Stefano del b&b Storie d’Abruzzo. Lui è il vicesindaco di Villa Santa Lucia, e vi accompagnerà ben volentieri a visitare il Museo del Lupo (all’interno del suo b&b) e il particolare Museo delle Coperte Abruzzesi, nella sede della biblioteca comunale del paese.

Museo delle coperte abruzzesi (Villa Santa Lucia degli Abruzzi)
Museo delle Coperte abruzzesi (Villa Santa Lucia degli Abruzzi)

Chiesa di San Pietro ad Oratorium: una vera chicca

Questa è una vera perla da non perdere.

Situata nel comune di Capestrano, è un’Abbazia circondata dal bosco, a pochissimi passi letteralmente dal fiume Tirino. Tanto da riuscire a percepire il fragore delle sue acque mentre si visita la chiesa.

Fu fondata dal re Desiderio, ultimo re dei longobardi, intorno all’anno 752 d.C., e subì nel corso dei secoli tante ristrutturazioni e vicissitudini, fino ad assumere le forme tipiche dell’arte romanica, semplici e lineari, che è possibile ammirare oggi.

Chiesa di San Pietro ad Oratorium
Chiesa di San Pietro ad Oratorium

E’ una chiesa affascinante non solo per la sua oggettiva bellezza, ma anche perchè ad essa sono legate diverse curiosità.

Come la presenza di un blocco di pietra situato sulla facciata, dove vi è incisa una strana scritta composta da cinque parole capovolte i: 

rotas opera tenet arepo sator.

I più acuti avranno notato che è una frase palindroma, cioè può essere letta da sinistra a destra e viceversa.

Ma c’è di più: questo blocco viene definito un Quadrato Magico, perchè può essere letto alla stessa maniera anche dal basso verso l’alto e viceversa.

Il significato e la presenza di questa scritta sono da sempre oggetto di numerose ipotesi, alcune anche molto fantasiose.

E’ possibile prenotare una visita guidata della chiesa gestita dalla Pro Loco di Capestrano. (Per info chiamare il numero 3476054489).

il misterioso Quadrato magico capovolto, situato sulla facciata della chiesa
il misterioso Quadrato magico capovolto, situato sulla facciata della chiesa

Esperienze gastronomiche da non perdere

Dopo tanto girovagare in un lungo e in largo nella valle, arriva implacabile la voglia di assaporare i prodotti tipici che questo territorio ha da offrire.

Ci sarebbero davvero tanti posti da consigliarvi dove fermarsi a mangiare. Tra tutti voglio suggerirvene due. Più che posti, direi due vere e proprie esperienze gastronomiche.

Berlingeri Tartufi
Berlingeri Tartufi

A caccia di tartufi

Impossibile a mio parere non fare una sosta presso l’ azienda Agricola Berlingeri Tartufi. Non soltanto per la qualità dei prodotti: salse tartufate di vario tipo e per tutti i gusti, miele, olii, burro, marmellate al tartufo e tanto altro.

Il valore aggiunto sono la gentilezza e la genuinità dei loro proprietari, Gianna e Lucio, abruzzesi doc.

Un’azienda dove vengono coltivati e trasformati tartufi neri e bianchi con metodi naturali, volti a preservare l’ambiente e le aree rurali di questo prezioso territorio.

Organizzano sovente i Safari del Tartufo: delle cacce al tartufo inclusive, per grandi e piccini, nei campi adiacenti all’azienda, nel territorio di Villa Santa Lucia degli Abruzzi. Con delle deliziose degustazioni finali. (Contattateli per maggiori info).

salse tartufate

Diego’s Pizza, lo street food che non ti aspetti

Se avete voglia di provare uno street food particolare e abruzzese, dove tradizione e novità si fondono in un gustoso mix di allegria e naturalezza, dovete assolutamente provare la cucina e le pizze di Maria e Diego, proprietari e ideatori di Diego’s Pizza.

Si tratta di una loro attività gastronomica “itinerante”: a bordo del loro furgoncino, si spostano da Villa Santa Lucia verso i vari paesini della valle, preparando deliziose pizze e facendo assaggiare prodotti tipici locali, agli abitanti e ai turisti di passaggio.

Il tutto condito dalla contagiosa simpatia dell’effervescente Maria, chef di esperienza e amante della cucina tradizionale, che strizza l’occhio all’innovazione. 

Non vedo l’ora di tornare per assaggiare una delle pizze di Diego!

Lui che per anni ne ha sfornate a Londra, conquistando anche il palato esigente di diversi vip famosi, prima di decidere insieme a Maria di tornare a vivere in Abruzzo. Per abbracciare uno stile di vita più semplice e sostenibile.

Diego's Pizza
Diego's Pizza, il furgoncino di Maria e Diego

Dove alloggiare

Se decidete di fermarvi per qualche notte, per esperienza personale mi sento di consigliarvi questi due b&b facenti parte dell’associazione Abruzzo b&b di Qualità:

  • Storie D’Abruzzo, in località Carrufo nel comune di Villa Santa Lucia degli Abruzzi, gestito da Antonella e Stefano (di cui vi ho già parlato nel paragrafo dedicato a Villa Santa Lucia);
b&b Storie d'Abruzzo
b&b Storie d'Abruzzo
  • Abruzzo Segreto a Navelli, di proprietà di Francesca e Franco, una struttura deliziosa già segnalata da anni in guide importanti come Michelin e il Touring Club Italiano.
 

In entrambi qualità e accoglienza sono assicurate, ve lo garantisco.

b&b Abruzzo Segreto
b&b Abruzzo Segreto

Insomma, ormai è certo: la Valle del Tirino aspetta solo di essere visitata e scoperta. Fatelo, non ve ne pentirete!

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