CIVITACAMPOMARANO : il borgo nel Molise che esiste
di Salvatore Marra
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Qualche mese fa sono stato in Molise.
Si, quella piccola regione spesso snobbata, dimenticata, ignorata. In realtà c’è, ed è sorprendente.
Su tutte, una scoperta che ha un nome ben preciso : Civitacampomarano.
E ora vi spiego perché mi ha così colpito.
Dove si trova Civitacampomarano?
Civitacampomarano è’ un borgo medioevale in provincia di Campobasso decisamente isolato, parecchio distante dai centri urbani più importanti e dalla costa, in un territorio montuoso e con vie di comunicazione modeste.
Il borgo fantasma
Un paese che nel XX Secolo è arrivato ad ospitare quasi 3000 persone ma che oggi conta scarsi 400 abitanti, e con gran parte del centro storico letteralmente abbandonato.
E quando dico abbandonato intendo dire con case senza più soffitti, senza porte, lasciate lì in balìa del tempo che passa, inverno dopo inverno.
Soprattutto la zona inferiore, sembra quasi un borgo fantasma.
Ciononostante, dal momento in cui ho messo piede nel piccolo comune del Molise, ho capito di essere in un luogo speciale e unico, oltre che in un borgo storico medioevale di un dubbio fascino, con un castello recentemente ristrutturato e meraviglioso che si erge nel centro del paesello.
Il borgo che resiste : Il Cvità Street Fest
Civitacampomarano è chiamato anche il borgo che resiste, e il motivo è dovuto ai suoi abitanti. Pochi resilienti e coraggiosi, che stanno facendo di tutto per mantenere in vita il loro paese.
Le loro origini.
Loro stessi.
Grazie all’artista Alice Pasquini, anche lei originaria di Civita, dal 2016 è nato Cvtà Street Fest, un festival di arte urbana per ridipingere i muri dell’antico borgo molisano con i colori della speranza, nel tentativo di contrastare lo spopolamento del paese.
Ora voi mi direte (anzi sono io il primo ad affermarlo) : di esempi simili se ne trovano sempre di più in Italia. Viuzze e muri di paesi ricoperti da opere di artisti, nel tentativo di riaccendere l’interesse verso l’arte e di riabbellire luoghi spesso trascurati.
La street art mi ha sempre affascinato. Ma devo essere onesto, visitando luoghi di questo tipo molto spesso sono rimango deluso.
Non tanto per quanto riguarda la bellezza delle opere, quanto per l’incongruenza che spesso percepisco.
Quasi come se le opere fossero messe lì, in quel posto, un po’ a caso. Forse anche spinti da mode e tendenze, forse a scopo prettamente turistico e economico, slegate dal contesto storico e sociale in cui si trovano.
Non qui.
Ogni opera di street art a Civitacampomarano mi ha suscitato una sensazione particolare, e soprattutto ne ho percepito il Senso.
Alcune mi hanno stupito per la loro oggettiva bellezza, qualcuna mi ha lasciato sgomento, altre ancora mi hanno rattristato. Quasi tutte mi hanno regalato una emozione.
E non è affatto banale.
Ma soprattutto ho percepito tanta sincronia tra le opere e la storia di Civita, e quella resilienza dei suoi abitanti che vi accennavo prima.
Non a caso, il Cvtà Street Fest, che ha assunto sempre più importanza nel corso degli anni, è stato voluto fortemente dalla popolazione.
Abitanti che fin dalla prima edizione hanno aperto le porte delle proprie case agli artisti invitati, cucinando persino per loro.
Un festival che neanche l’emergenza covid è riuscito ad annientare anzi.
Cvtà 2020 : il Festival è Nostro!
Il 5 e 6 Settembre 2020 Settembre si è tenuta la quinta edizione del festival.
Una versione speciale, quella di quest’anno, nella quale proprio gli stessi abitanti sono stati i realizzatori materiali delle nuove opere che si sono così aggiunte a quelle già esistenti. Opportunamente guidati a distanza dagli artisti.
L’ opera simbolo di questa edizione è stata La Rete, opera collettiva pensata dall’artista polacca Nespoon e realizzata insieme alle signore di Civita.
Durante l’edizione del 2018, l’artista conobbe la signora Crisis, vera maestra dell’arte del merletto, che donò all’artista un prezioso lavoro all’uncinetto. Purtroppo la signora Crisis è mancata qualche mese fa e per questo motivo Nespoon ha deciso di omaggiarla con questa meravigliosa opera, a voler abbracciare letteralmente tutto il paese.
Un legame sempre più forte si è instaurato tra l’arte e il cuore pulsante di Civitacampomarano, i suoi stessi abitanti, pronti a tutto pur di far sopravvivere il festival e il loro paese a ogni costo.
Segnatevi assolutamente questo borgo, per un vostro prossimo viaggio in Molise! E se avete voglia di approfondire ancora di più, vi segnalo l’articolo di Flavia LaViaggiatriceSolitaria, che consiglia un ottimo itinerario di un giorno all’interno della regione (clicca qui per leggerlo).