CASTEL DEL MONTE

il borgo della lana e della transumanza

di Salvatore Marra

Indice

Castel del Monte, uno dei Borghi più belli d’Italia

Conosci Castel del Monte…in Abruzzo?

Eh già, non sto parlando del famoso castello a pianta ottagonale situato in Puglia e presente anche sulle monetine da un centesimo di euro.

Bensì di un piccolo paesino abruzzese, facente parte da diversi anni del club dei Borghi più Belli d’Italia.

Come arrivare

Castel del Monte si trova in Abruzzo in provincia dell’Aquila, all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Il borgo è facilmente raggiungibile dalla costa adriatica così come da L’Aquila e dal versante teramano.

  • Da Pescara e Chieti : percorrere l’A25 direzione Roma fino all’uscita Bussi-Popoli. Seguire le indicazioni per L’Aquila percorrendo la SS153 fino al bivio per Ofena e Villa Santa Lucia. Da lì seguire le indicazioni per Castel del Monte.
  • Da L’Aquila : prendere la SS17 direzione Popoli e uscire a Barisciano. Seguire le indicazioni per S.Stefano di Sessanio, Calascio e successivamente Castel del Monte. Oppure percorrendo la SS17bis che da Assergi attraversa tutta la piana di Campo Imperatore.
  • Da Teramo e provincia : percorrere la SP37, passando per Vado di Sole e il Valico di Campo di Serra prima di raggiungere il borgo.

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chi sono - foto borgo Pirano, Slovenia
Ciao! Sono Salvatore, travel blogger, accompagnatore turistico, content creator e consulente di viaggio. Amo creare itinerari, per me e per gli altri. E condurre le persone dall'online all'offiline, attraverso esperienze di viaggio che meritano di essere vissute e condivise.

Cenni di Storia

Castel Del Monte è un paese ricco di storia e tradizioni agro pastorali di notevole importanza.
 
Il primo documento ufficiale che parla di Castellum de Monte è una bolla papale del 1223, mentre i primi reperti storici risalgono addirittura al XI sec. a.C., ritrovati nella necropoli italica scoperta a sud dell’attuale borgo.
 
La zona fu terra di proprietà romana nei secoli a venire, con la costruzione di un villaggio chiamato Città delle Tre Corone, forse per via di una triplice fortificazione.

Intorno all’800 d.C., per sfuggire all’invasione dei barbari, il villaggio fu abbandonato e fu costruito il Ricetto, dove si trova l’attuale centro storico.
Durante il Medioevo il paese divenne proprietà nell’ordine dei conti di Acquaviva e dei Piccolomini, prima di essere conquistato dai Medici. 
Questi ultimi presero possesso anche di gran parte dei territori circostanti, il cosiddetto “Stato di Capestrano”.
Si tratta di un lungo periodo benessere di Castel Del Monte, grazie alla produzione della lana ricavata dalle pecore locali. 
Molto pregiata, tanto da attirare la famiglia dei Medici.
 
Nel 1743 il borgo passò sotto il dominio dei Borboni, nel Regno delle Due Sicilie fino al 1861, anno dell’Unità d’Italia.
 
Negli anni a venire il borgo entrò in una fase di declino.
La popolazione, che per secoli si era dedicata unicamente ad attività legate alla pastorizia, alla produzione della lana e alla transumanza, si ritrovò improvvisamente in uno stato di arretratezza e isolamento.
Grazie al lavoro importante del sindaco Maurizio Sulli, agli inizi del
Novecento furono realizzati opere di adeguamento e infrastrutture che permisero un rilancio di Castel Del Monte.
Una crescita che subì nuovamente una battuta di arresto a causa della Seconda Guerra Mondiale e al crollo della produzione della lana in Italia.
Tutto questo portò molti castellani ad emigrare in cerca di fortuna, causando un grave spopolamento del borgo, fenomeno purtroppo comune a tanti altri paesini dell’entroterra.
 
Tuttavia, grazie al sapiente lavoro dei suoi abitanti resilienti, tra cui  il poeta pastore Francesco Giuliani, la memoria del borgo, la storia e le tradizioni sono state tramandate fino ai giorni nostri.
 
Oggi il borgo è una località turistica in crescita. Con un patrimonio storico culturale e naturalistico tra i più interessanti d’Abruzzo e non solo.
Castel Del Monte è un paese ricco di storia e tradizioni agro pastorali di notevole importanza.
 
Il primo documento ufficiale che parla di Castellum de Monte è una bolla papale del 1223, mentre i primi reperti storici risalgono addirittura al XI sec. a.C., ritrovati nella necropoli italica scoperta a sud dell’attuale borgo.
 
La zona fu terra di proprietà romana nei secoli a venire, con la costruzione di un villaggio chiamato Città delle Tre Corone, forse per via di una triplice fortificazione.

Intorno all’800 d.C., per sfuggire all’invasione dei barbari, il villaggio fu abbandonato e fu costruito il Ricetto, dove si trova l’attuale centro storico.
Durante il Medioevo il paese divenne proprietà nell’ordine dei conti di Acquaviva e dei Piccolomini, prima di essere conquistato dai Medici. 
Questi ultimi presero possesso anche di gran parte dei territori circostanti, il cosiddetto “Stato di Capestrano”.
Si tratta di un lungo periodo benessere di Castel Del Monte, grazie alla produzione della lana ricavata dalle pecore locali. 
Molto pregiata, tanto da attirare la famiglia dei Medici.
 
Nel 1743 il borgo passò sotto il dominio dei Borboni, nel Regno delle Due Sicilie fino al 1861, anno dell’Unità d’Italia.
 
Negli anni a venire il borgo entrò in una fase di declino.
La popolazione, che per secoli si era dedicata unicamente ad attività legate alla pastorizia, alla produzione della lana e alla transumanza, si ritrovò improvvisamente in uno stato di arretratezza e isolamento.
Grazie al lavoro importante del sindaco Maurizio Sulli, agli inizi del
Novecento furono realizzati opere di adeguamento e infrastrutture che permisero un rilancio di Castel Del Monte.
Una crescita che subì nuovamente una battuta di arresto a causa della Seconda Guerra Mondiale e al crollo della produzione della lana in Italia.
Tutto questo portò molti castellani ad emigrare in cerca di fortuna, causando un grave spopolamento del borgo, fenomeno purtroppo comune a tanti altri paesini dell’entroterra.
 
Tuttavia, grazie al sapiente lavoro dei suoi abitanti resilienti, tra cui  il poeta pastore Francesco Giuliani, la memoria del borgo, la storia e le tradizioni sono state tramandate fino ai giorni nostri.
 
Oggi il borgo è una località turistica in crescita. Con un patrimonio storico culturale e naturalistico tra i più interessanti d’Abruzzo e non solo.

Cosa vedere a Castel del Monte

Il modo migliore per visitare Castel del Monte è esplorare il suo centro storico, perdendosi tra le sue viuzze e ammirando le caratteristiche architetture degli edifici.

Con un susseguirsi di antichi portali, scale esterne (vignali), piazzette e bellissimi archi di passaggio.

 

Il borgo antico

La visita del centro storico si può far partire da Porta S.Rocco, un tempo facente parte delle mura difensive, ancora visibili in parte.

Proseguendo si incontra subito la Chiesa di S.Rocco, risalente al 1656 e successivamente si imbocca Via Duca Degli Abruzzi, dove è presente uno dei tre antichi forni del paese.

Si giunge dunque al Palazzo del Governatore, risalente al XV secolo, e il Palazzo Colelli, entrambi fortemente rimaneggiati e ridimensionati in seguito ai vari smembramenti subiti nel corso della Storia.

Proseguendo si raggiunge Porta S.Maria, che offre una vista panoramica spettacolare, con in basso la chiesetta della Madonna delle Grazie, una delle due chiese rimaste tra quelle fuori le mura (l’altra è la chiesa di S. Donato).

Scendendo si arriva nei pressi della Chiesa barocca della Madonna del Suffragio, con al suo interno un altare alto ben 12 metri, scolpito in legno e dorato. Un vero capolavoro.

Da fuori la chiesa, il panorama spazia tra i monti, fino a scorgere la celebre Rocca Calascio in lontananza.

Risalendo per le vie S.Maria e Clemente si raggiunge il cuore del centro storico, dove troviamo la chiesa S.Caterina, la Casa Comunale  e il Ricetto, il villaggio originario.

Qui sorgeva l’antico castello, con la torre ancora visibile oggi parte integrante della Chiesa Matrice di S.Marco Evangelista, la chiesa più importante e antica di Castel del Monte. 

Il Museo Civico Etnografico Diffuso 

Questo museo diffuso sparso all’interno del borgo antico di Castel Del Monte racconta e ripercorre la storia del paese, dei suoi abitanti e delle sue tradizioni. Su tutte la produzione della lana, ma non solo.

Raccontando gli usi i costumi dei castellani, attraverso 5 percorsi tematici e stanze espositive.

  1. la Casa Antica : all’interno è possibile apprendere come era costituita una vecchia abitazione di paese, con arredi e oggetti d’epoca.
  2. Il Museo della pastorizia : racconta la vita dei pastori di Castel del Monte; sono esposti oggetti utilizzati per la produzione di lana e formaggi e pannelli che raccontano la transumanza, la migrazione a fine estate di pecore e pastori dai monti abruzzesi alle valli fino a raggiungere la Puglia.
  3. Il Forno Antico  : il forno di comunità, chiamato “Del Ballo” perchè era solito da parte delle donne intonare canti e cimentarsi in balli tradizionali durante la cottura del pane.
  4. L’arte della Lana : stanza dedicata alla produzione della lana, tradizione importante e fonte di sostentamento della popolazione per secoli.
  5. Il Lavoro dei Campi : questa area museale offre al visitatore informazioni sull’agricoltura castellana. Presenta due aratri, i barili e numerosi attrezzi per la mietitura.

Percorso di visita con la Cooperativa In Castello

La Cooperativa In Castello organizza visite guidate per i turisti che intendono visitare il Museo Civico e in generale il borgo antico di Castel Del Monte.

Inoltre è possibile usufruire su richiesta del servizio di audioguida per visitare il paese in autonomia.

Per info e prenotazioni : tel.+39 340 7299369 (Davide).

Tradizioni e prodotti tipici

La Notte delle Streghe

La Notte delle Streghe è probabilmente l’evento più importante e caratteristico di Castel del Monte.

Uno spettacolo teatrale dialettale che si tiene nel borgo antico tutti gli anni la notte tra il 17 e il 18 Agosto.

In realtà si tratta una rappresentazione piuttosto recente, nata solo nel 1996.

Lo spettacolo “La Notte delle Streghe, ru rite de’ re sette sporte” rievoca un’antica credenza popolare riguardante le streghe e il rito per esorcizzarle. Una usanza antica tramandata grazie agli scritti preziosi dal grande poeta pastore Francesco Giuliani.

Lo spettacolo, che si sviluppa attraverso diverse scene dislocate in vari punti del borgo, narra l’antica credenza popolare secondo la quale si pensava che le malattie dei neonati fossero causate da delle streghe.

Queste entravano di notte dagli occhielli delle porte, per “succhiare” il bimbo e farlo ammalare. 

Per scacciare questo maleficio, le donne usavano attraversare il paese in processione. Bisognava in particolare attraversare 7 sporti, ovvero 7 archi lunghi di raccordo tra le viuzze, fino ad arrivare ad un incrocio (crocicchio) dove avveniva la battitura dei panni dei bimbi (il fasciatoio) con delle mazze.

Credendo in questo modo di scacciare il maleficio.

La rievocazione  notturna è davvero molto suggestiva, e richiama ogni anno moltissimi visitatori, anche da fuori regione.

(fonte pagina Facebook La Notte delle Streghe)
(fonte pagina Facebook La Notte delle Streghe)

Rassegna degli Ovini

La rassegna degli ovini si tiene ogni anno il 5 di Agosto a fonte Macina.

Una località nei pressi della famosa piana di Campo Imperatore, a pochi chilometri dal borgo di Castel del Monte.

Consiste in una giornata in cui si incontrano produttori e allevatori di ovini. Un meeting molto importante per tutto il settore agro pastorale e alimentare della zona.

Cosa mangiare : il formaggio Canestrato, presidio slowfood 

A Castel del Monte, come in tutto l’Abruzzo, si sa, si mangia benissimo.

Tra tanti prodotti a km zero di grande qualità e piatti tipici deliziosi, non si può andare via da Castel del Monte senza aver assaggiato il Canestrato, il pecorino tipico del paese.

In generale la produzione di formaggi nella zona è davvero notevole : solo tra i pascoli del Gran Sasso sono censite ben 300 essenze foraggere, contro le poche decine che si hanno sulle alpi.

Va da sè che la qualità e la varietà di formaggi è davvero rilevante.

Il canestrato si produce tutto l’anno, e si può scegliere tra una stagionatura minima di 2 mesi fino a 15 mesi per le forme grandi da 15 kg.

Chiamato sovente il Pecorino della Transumanza, perchè strettamente legato all’antica tradizione pastorale, è da assaggiare assolutamente!

Tra i vari produttori locali di canestrato, da segnalare l’Azienda Zootecnica “Gran Sasso” di Giulio Petronio, che ha sede proprio a Castel del Monte.

Il Canestrato di Castel del Monte (foto di Marianna Colantoni, www.tastefromabruzzo.com)

Dove mangiare

Dopo una bella visita del borgo o una escursione in natura nei dintorni, viene spontaneo cercare un posticino dove fermarsi per pranzo e assaggiare la tipica cucina locale.

Ecco alcuni ristoranti del paese che consiglio : 

  • Osteria del Lupo, Viale della Vittoria 32, tel. 0862938136;
  • La Locanda delle Streghe, Via della Pineta 24, tel. 0862938911;
  • Ristorante Dal Gattone, Rione Campo della Fiera 9, tel. 3387286553;
  • Bar Le Civette, Via Sant’Angelo 7/9, tel. 3491792121, dove assaggiare dell’ottima birra artigianale, la Birra del Borgo Reale.

Dove dormire

Se stai pensando di visitare il paese e i dintorni in due o più giorni, ecco alcune strutture consigliate dove soggiornare : 

  • Residenza Storica Le Civette (affittacamere), Via Sant’Angelo 7/9, tel. 3491792121;
  • Hotel Parco Gran Sasso (hotel 3 stelle), Via Campo Imperatore 7, tel. 08621911661, cell. 3336436317;
  • Il Rifugio del Pastore (bed and breakfast), Viale della Vittoria 16, tel. 0862938441, cell. 3668906880;
  • Locanda del Lupo (bed and breakfast), Viale della Vittoria 34, tel. 0862938136, cell. 3391475010;
  • La Locanda delle Streghe (affittacamere), Via della Pineta 24, tel. 0862938911.

Cosa vedere nei dintorni

Campo Imperatore

La famosissima piana sorge a pochi chilometri da Castel Del Monte.

La sua altitudine varia dai 1500 ai 2100 metri, data la sua vastità considerevole.

Lo spettacolo dell’altopiano e delle montagne circostanti, in inverno cosi come in estate, rendono Campo Imperatore uno dei luoghi più famosi e belli d’Abruzzo, nella top list dei posti da visitare almeno una volta.

Rocca Calascio

Chi non ha mai sentito parlare di Rocca Calascio?

Set di importanti pellicole cinematografiche internazionali come LadyHawke e Il nome della Rosa, con i suoi 1440 metri s.l.m. è il castello più alto d’Italia.

Da lassù, la vista spazia in lungo in largo, con la possibilità di ammirare a 360 gradi tutte le catene montuose principali della regione : Gran Sasso, la Majella e il Sirente Velino.

Consiglio : visitate Rocca Calascio nei giorni infrasettimanali, al tramonto o ancora meglio all’alba. Troverai sicuramente molti meno turisti e avrai modo di immergerti molto di più nelle atmosfere magiche e uniche della rocca.

Per approfondire : “Rocca Calascio, lo splendido castello nel cuore dell’Abruzzo”.

Santo Stefano di Sessanio

Poco più in basso di Calascio sorge Santo Stefano di Sessanio. Anch’esso come Castel del Monte è stato nominato come uno dei Borghi più Belli d’Italia.

Ospita Sextantio, il primo albergo diffuso aperto in Italia.

Per approfondire meglio Santo Stefano di Sessanio ecco il mio articolo dedicato : “Santo Stefano di Sessanio, un viaggio alle porte del GranSasso”.

Villa Santa Lucia degli Abruzzi e il villaggio pastorale delle Capanne di Pietra

Località decisamente meno famosa delle precedenti, il piccolo borgo di Villa Santa Lucia degli Abruzzi è una chicca per gli amanti dei paesini nascosti da scoprire.

Duramente colpito anch’esso dal sisma del 2009, in questi ultimi anni il borgo sta rifiorendo grazie a diversi lavori di ricostruzione degli edifici nel centro storico. Alcuni (molti) di straordinaria bellezza.

E nei pressi di Villa Santa Lucia si trova un’altra perla nascosta che merita di essere citata : il villaggio pastorale delle Capanne di Pietra.

Ti ho già parlato dell’importanza centrale che aveva la transumanza e in generale la pastorizia da queste parti. A Tal punto che esisteva un villaggio proprio lungo uno dei tanti tratturi, che venivano periodicamente percorsi dai pastori con le pecore. 

Queste costruzioni in pietra, alcune ancora ben conservate e visibili, non erano dei semplici bivacchi di fortuna, ma costituivano tutte insieme un vero e proprio piccolo villaggio di allevatori e contadini.

Molte capanne sono state censite, ma chissà quante ancora sono nascoste tra la vegetazione!

Un territorio affascinante, tutto da scoprire.

Villaggio capanne di pietra
Villaggio della capanne di pietra di Villa S.Lucia degli Abruzzi (AQ)

Castel del Monte è uno dei borghi che cosiglio sempre da visitare in Abruzzo. Affascinante e coinvolgente, non delude mai.

Provare per credere!

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